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Speranza: La Parola che Ci Guida Verso il Giubileo 2025

Quando la vita ti svela che quello che scrivi oggi ha un significato che non avresti mai immaginato. C’è una parola che ho scritto ripetutamente nei miei libri, senza mai sapere quanto sarebbe stata rilevante nel contesto di un evento mondiale. Nei miei scritti, "speranza" appare 69 volte in Lasciato Indietro e 7 volte in Il Regno Sommerso di Coralyn . Una ripetizione che, guardando indietro, sembra quasi un richiamo misterioso, una preparazione inconsapevole per qualcosa di grande che sarebbe arrivato. E ora, quella stessa parola è diventata il cuore del Giubileo 2025, proclamata dal Papa come il tema di quest'anno santo. È come se, attraverso i miei racconti, avessi parlato di un sentimento che oggi è più che mai fondamentale: la speranza, quel faro che ci guida nei momenti di incertezza. La numerologia dei numeri 69 e 7.  Cosa significa il fatto che questi numeri siano legati alla speranza? Secondo la numerologia, il 69 è il simbolo dell’equilibrio, della connessione...

Lasciata Indietro: Mia Martini: una voce spezzata, un'anima ferita

Lasciata Indietro: Mia Martini: una voce spezzata, un'anima ferita
Oggi ho visto "Io sono Mia" su Netflix, il film mi è arrivato al cuore  come una freccia. Con questo post vorrei, nel mio piccolo, dire grazie alla produzione del film, la storia di Mia Martini torna a rivivere, dando nuova luce ad una delle artiste più talentuose e tormentate del panorama musicale italiano. Un plauso a Serena Rossi per la magistrale interpretazione di Mimì, che ha saputo restituirne al pubblico la forza espressiva e la fragilità interiore.

Ma chi ha davvero lasciato indietro Mia? Le cause del suo tragico suicidio sono complesse e affondano le radici in una società intrisa di pregiudizi, invidia e superficialità. L'etichetta di "portatrice di iella", la ghettizzazione da parte del mondo dello spettacolo e l'incapacità di comprendere il suo profondo malessere hanno contribuito a creare un clima di solitudine e isolamento che l'ha portata a compiere l'estremo gesto. Nessuno si è sentito colpevole per la sua morte, neanche le persone a lei vicine che non hanno saputo cogliere i segnali di una sofferenza lancinante. La storia di Mia Martini non è un caso isolato. Analoghe tragedie hanno colpito altri artisti come Luigi Tenco, Kurt Cobain, Robin Williams e Whitney Houston, tutti accomunati da una sensibilità fuori dal comune e da un'incapacità di adattarsi alle pressioni di un mondo spesso crudele e indifferente. Inutile dire che vedere Mia Martini, malgrado tutto, volere bene a suo padre e cercare il suo abbraccio finale malgrado lui non avesse creduto in lei mi ha fatto riflettere sulla mia vicenda ed i motivi che mi hanno spinto a scrivere Lasciato Indietro che ho più volte ammesso durante le già numerose interviste. Pertanto, vi invito a seguire le mie pagine web dove troverete tutte le info sul mio impegno.

La storia di Mia Martini ci insegna che nessuno è immune dalla sofferenza e che l'indifferenza può essere una lama affilata. Dovremmo imparare ad ascoltare con empatia e a tendere la mano a chi soffre, senza pregiudizi e con il cuore aperto. Con l'occasione voglio rivolgere un pensiero finale ad alcuni personaggi ed artisti vittime a loro volta di un sistema che lascia indietro, egoista, distratto, cattivo cito alcuni, ma lista è molto più lunga, un saluto a Luigi Tenco, Robin Williams (attore), Whitney Houston, Amy Winehouse, Marilyn Monroe etc.

Prima di chiudere il post su l'immensa Mimì voglio liberarmi di questo pensiero che sta nuovamente affollando la mia mente. In particolare vi chiedo se vi è capitato, come sta accadendo a me, di aver provato amarezza di fronte a certi atteggiamenti.

Dopo la pubblicazione del mio primo romanzo autobiografico "Lasciato Indietro" per l'appunto, molti vecchi "amici" che, durante la mia fase di fragilità si erano offerti di aiutarmi (aiuto che ho rifiutato ovviamente raccogliendo l'ultimo briciolo di dignità), ora che avrebbero la possibilità di farlo concretamente acquistando o regalando il libro, non solo non lo fanno, ma manifestano invidia, mi evitano, sparlano alle spalle rasentando la diffamazione.

Apprezzerei se vorreste farmi sapere nei commenti la vostra esperienza.

Ad Maiora.

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