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Guerra Israele Palestina: io c’ero, dalla Shoah a Gaza la fiamma che non si spegne

Dalla Nakba del 1948 al 7 ottobre 2023, la mia testimonianza personale tra missioni, sirene e memorie custodite Oggi sento il bisogno di dirlo con chiarezza. Leggo, ascolto, osservo il dolore che ancora scorre in Medio Oriente, e non posso restare in silenzio. Ho visto la guerra con i miei occhi, l’ho respirata sulla pelle. E da militare so che ogni conflitto non nasce mai dal nulla: ha radici, responsabilità precise, scelte che hanno portato a sangue e distruzione. Quella tra Israele e Palestina non è un fulmine a ciel sereno. È una miccia accesa quasi ottant’anni fa, e da allora brucia senza sosta.  Le radici: 1945-1948.  Tutto comincia con la fine della Seconda Guerra Mondiale. Sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento. I sopravvissuti cercano una patria sicura. La Palestina, sotto mandato britannico, diventa il punto di approdo. L’immigrazione cresce rapidamente: dal 6% della popolazione nel 1918 al 33% nel 1947. Gli arabi palestinesi reagiscono. Già n...

La vera fonte della felicità

Riflessioni su un cuore resiliente.

“La felicità non dipende dalle circostanze, ma dal cuore.”

Questa citazione estratta dal mio primo racconto autobiografico "Lasciato Indietro" racchiude un messaggio potente e profondo che merita di essere esplorato in dettaglio. 

Viviamo in un mondo in cui le circostanze esterne spesso sembrano determinare la nostra felicità. Possiamo credere che il successo professionale, una relazione appagante o la stabilità finanziaria siano i requisiti per essere felici. Tuttavia, la verità è che la felicità è una questione di prospettiva e di come scegliamo di vivere le nostre esperienze.

La ricerca della felicità. Nella nostra società contemporanea, la ricerca della felicità è diventata quasi un’ossessione. Ogni giorno siamo bombardati da messaggi che ci dicono come dovremmo essere felici: dai social media, dai film, dalla pubblicità. Questi canali spesso ci mostrano immagini perfette di vita, dove tutto sembra facile e senza preoccupazioni. Questa rappresentazione della felicità può portare a una sensazione di inadeguatezza quando la nostra realtà è diversa. Ci ritroviamo a confrontarci con gli altri, misurando il nostro valore sulla base di standard irrealistici.

Tuttavia, è fondamentale ricordare che la felicità non è un obiettivo da raggiungere, ma un viaggio da vivere. Questo viaggio richiede un cambiamento di mentalità. Dobbiamo imparare a trovare gioia nelle piccole cose, nelle esperienze quotidiane, nei momenti di connessione autentica con gli altri. La chiave è spostare il nostro focus dalle circostanze esterne verso il nostro interno, verso il cuore.

Il potere del cuore. Quando parliamo di cuore, ci riferiamo alla nostra essenza, ai nostri sentimenti, ai nostri sogni e ai nostri desideri più profondi. Il cuore è il luogo in cui si trovano le nostre emozioni, la nostra capacità di amare e di essere amati, ma anche la nostra forza e resilienza. È attraverso il nostro cuore che possiamo affrontare le sfide della vita e trovare la felicità anche nei momenti difficili.

Prendiamo, ad esempio, il tema centrale di Lasciato Indietro. In questo libro, esploro il viaggio di un protagonista che si trova ad affrontare la dolorosa esperienza dell'abbandono e della separazione. Questa storia è un riflesso della mia vita e delle mie esperienze. Attraverso il personaggio, voglio mostrare come, nonostante le circostanze avverse, sia possibile trovare la forza interiore per ricostruire la propria vita. Il protagonista scopre che la felicità non è legata a ciò che ha perso, ma a ciò che può costruire. Questa consapevolezza è ciò che gli permette di risorgere dalle ceneri della sua sofferenza.

Resilienza e felicità: La resilienza è un tema fondamentale quando parliamo di felicità. Si tratta della capacità di affrontare le difficoltà, di rialzarsi dopo una caduta e di continuare a camminare nonostante gli ostacoli. Essere resilienti significa anche accettare le emozioni negative e permetterci di viverle, senza giudizio. La felicità non è l'assenza di tristezza o dolore; è la capacità di attraversarli e di trovare significato anche in quei momenti.

In Lasciato Indietro, i momenti di crisi diventano opportunità per crescere e trasformarsi. Il protagonista impara a guardare dentro di sé, a confrontarsi con le proprie paure e insicurezze, e inizia a costruire relazioni autentiche. Scopre che le connessioni umane genuine sono una fonte fondamentale di felicità. La condivisione delle esperienze, delle gioie e dei dolori crea legami profondi che ci arricchiscono e ci sostengono nel percorso della vita.

La felicità come scelta. Un altro aspetto importante da considerare è che la felicità è una scelta. Nonostante le circostanze esterne possano influenzarci, abbiamo sempre il potere di decidere come reagire. Possiamo scegliere di essere grati per ciò che abbiamo, piuttosto che concentrarci su ciò che ci manca. Questa scelta non è sempre facile, soprattutto nei momenti di difficoltà, ma è fondamentale per il nostro benessere.

Imparare a praticare la gratitudine è un passo importante verso la felicità. Scrivere un diario della gratitudine, ad esempio, può aiutare a spostare la nostra attenzione dalle mancanze verso le cose positive della nostra vita. Anche nei periodi bui, ci sono sempre elementi di luce e speranza da cui possiamo trarre ispirazione. La nostra mente ha la capacità di rispondere positivamente, e ciò che coltiviamo nel nostro cuore si riflette nella nostra vita quotidiana.

Conclusione: un viaggio interiore. In definitiva, la citazione “La felicità non dipende dalle circostanze, ma dal cuore” ci invita a intraprendere un viaggio interiore. Ci ricorda che la vera felicità non è determinata da fattori esterni, ma dalla nostra attitudine e dalla nostra capacità di guardare oltre le sfide. In Lasciato Indietro, desidero trasmettere questo messaggio: la vita può presentare ostacoli, ma possiamo sempre trovare la forza per affrontarli. 

Ogni esperienza, anche la più dolorosa, può diventare un’opportunità di crescita e trasformazione. La felicità, quindi, non è un traguardo da raggiungere, ma un percorso da vivere con consapevolezza e apertura. Coltivando la resilienza, la gratitudine e l’amore nel nostro cuore, possiamo davvero imparare a essere felici, indipendentemente dalle circostanze che ci circondano.


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Commenti

  1. https://diversamentegiovanisempreprotagonisti.blogspot.com/2023/02/la-creazione-della-felicita.html

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