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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Lasciato Indietro, una pubblicazione che regala serenità!




Che esperienza! Pubblicare "Lasciato Indietro" è stato come aprire una finestra sulla mia esperienza e lasciar entrare una brezza fresca di liberazione. 

Condividere la mia storia è stato un atto di generosità verso gli altri e un modo per donare speranza e conforto. Entrare in questo nuovo mondo ha arricchito la mia vita, introducendomi a persone appassionate della cultura della socializzazione e della genuinità. Trovare un equilibrio tra la realtà virtuale e quella tangibile è diventato un diritto terapeutico, una ricetta per disconnettersi dai social e riconnettersi con la vera essenza della vita. 

Come avrete modo di leggere  nelle recensioni su amazon, sono in tanti a scrivere che il libro, oltre che bello da leggere nella sua natura, li sta aiutando nel loro percorso di resilienza. 

Questa è già una grande soddisfazione e mi ripaga degli sforzi. 

Ad Maiora!


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