Introduzione: Oggi traggo spunto da quello che ritengo un interessantissimo articolo pubblicato da Il Fatto Alimentare. L’articolo descrive la questione del prezzo del latte attraverso la filiera. Ritengo che lo stesso esempio è applicabile ad altri beni di prima necessità inseriti nel paniere dei beni di prima necessità che include una vasta gamma di prodotti e servizi che sono essenziali per la vita quotidiana. Ecco alcuni esempi: Alimenti e bevande, vestiti e calzature, telefonia e internet, prodotti per la cura personale, elettrodomestici e arredamento, servizi di istruzione e salute, prodotti per la casa: Questi includono articoli per l’illuminazione e la manutenzione della casa, prodotti per la cura e l’igiene degli animali e ricariche e schede telefoniche.
È
importante notare che l’elenco dei beni di prima necessità può variare a
seconda del contesto socio-economico e delle esigenze individuali. Ad esempio, alcuni beni che non erano considerati essenziali qualche
decennio fa, come i prodotti di telefonia, sono ora considerati beni di prima
necessità.
Ma
focalizziamoci su alcuni di questi beni essenziali come il latte, il pane e
l’acqua minerale che sono fondamentali per la nostra vita quotidiana. Tuttavia,
i prezzi di questi prodotti possono variare notevolmente a causa di diversi
fattori lungo la filiera di produzione e distribuzione. Più in dettaglio:
Il Latte
Fresco: Il prezzo del
latte fresco nei supermercati può raggiungere i 2 euro al litro. Il prezzo alla stalla è di 0,50 euro al
litro, mentre le spese di trasporto, lavorazione, confezionamento,
distribuzione e pubblicità ammontano a 0,75 euro al litro. A queste si
aggiunge un margine di 0,15 euro. Il supermercato,
quindi, acquista il latte a 1,40 euro e lo rivende a 1,90-2,00 euro, con un
margine di almeno 50 centesimi.
Il Pane: Il prezzo del pane
può variare notevolmente, con un costo medio che si aggira attorno ai 3-5 euro
al chilo, ma può raggiungere anche 10 euro al chilo a seconda della
lavorazione. Un chilo di grano
tenero in Italia è venduto a circa 32 centesimi, mentre un chilo di pane è
acquistato dai cittadini ad un valore medio di 3,2 euro al chilo. Questo rappresenta
un rincaro di dodici volte.
L’Acqua
Minerale: L’acqua minerale è un altro bene
essenziale la cui speculazione di prezzo merita attenzione. Secondo i dati
Istat, un litro di acqua costa oggi in media il 15% in più rispetto allo scorso
anno. Mediamente in
Italia una confezione da 6 bottiglie da 1,5 litri costa circa 2,28 euro, ossia
0,38 euro a bottiglia. Tuttavia, i prezzi variano da città a città, con una contrapposizione tra
Nord e Sud.
In
conclusione, la questione del prezzo dei beni essenziali come il latte fresco,
il pane e l’acqua minerale, è complessa e coinvolge molti attori.
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