La tigre è un animale affascinante e potente, che da sempre esercita un grande fascino sull’immaginario umano. La sua origine etimologica rimanda alla parola iranica “tiγris”, che significa “saetta”, a indicare la sua velocità e ferocia. La sua presenza nella mitologia e nella cultura di diverse civiltà è testimonianza della sua importanza simbolica.
La tigre rappresenta la forza, il coraggio, la determinazione, ma anche la capacità di adattarsi e sopravvivere alle avversità. Questa capacità è nota come resilienza, ovvero l’abilità di affrontare e superare le situazioni traumatiche o stressanti, trasformandole in opportunità di crescita personale.
Un esempio di resilienza è quello raccontato in “Lasciato indietro”. Attraverso le mie esperienze, condivido come sia stato possibile reagire alle difficoltà con coraggio e ottimismo, trovando nuovi stimoli e passioni nella vita.
Un altro personaggio che ha avuto come soprannome “la tigre” è stato uno degli Ufficiali Ammiragli con cui ho avuto l'onore di lavorare e servire. Il Tigre oltre che un cabile comandante di navi, di forze aeree e di forze speciali e' stato ai vertici della F.A. La sua carriera è stata segnata da numerose missioni operative e di incarichi di elevatissima responsabilità in cui ha dimostrato le sue doti di leadership e di professionalità.
Sia Tropea che il Tigre sono esempi di come la tigre possa essere un modello di resilienza, di come si possa affrontare le sfide della vita con determinazione e spirito di avventura, senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltà.
Se volete approfondire il tema della tigre e della resilienza, vi consiglio di leggere Lasciato indietro, che contiene anche una prefazione del professor Agostino Bruzzone, esperto di simulazione e di intelligenza artificiale. Inoltre, potete visitare la pagina web Una parola al giorno, dove troverete un interessante articolo sulla parola “tigre” e sulle sue curiosità etimologiche e culturali.
Spero che questo post vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito. Vi invito a lasciare i vostri commenti e a condividere le vostre esperienze di resilienza. Grazie per avermi letto e alla prossima!
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