L'allevamento del salmone è una pratica diffusa nel mondo dell'acquacoltura per soddisfare la crescente domanda globale di questo pesce pregiato. Tuttavia, i recenti rapporti dall'industria norvegese evidenziano una preoccupante mortalità record nel 2023, sollevando questioni critiche sulla sostenibilità e l'impatto ambientale di tali pratiche.
Con oltre 62 milioni di salmoni persi, è evidente che l'industria deve affrontare sfide significative, tra cui malattie, condizioni marine avverse e predatori. Questi eventi non solo influenzano la produzione e il costo del salmone, ma hanno anche ripercussioni sull'ecosistema marino.
Gli allevamenti intensivi possono portare a conseguenze negative come l'inquinamento da mangimi e farmaci, danneggiando la biodiversità marina. Inoltre, la fuga di salmoni può alterare l'equilibrio delle specie selvatiche, con effetti a catena sull'intero ecosistema.
La certificazione ASC assicura che il salmone sia allevato seguendo standard rigorosi di sostenibilità e benessere animale. I consumatori italiani attenti alla qualità e all'etica possono cercare questo marchio come garanzia di pratiche responsabili.
Come Fare Scelte Consapevoli: Educare se stessi è il primo passo verso un consumo responsabile. Verificare le etichette, preferire prodotti certificati e supportare aziende trasparenti sono azioni concrete che possiamo compiere per influenzare positivamente l'industria.
In Lasciato Indietro ho dedicato un capitolo del libro sull'argomento delle scelte informate.
Conclusione: Non dobbiamo farci lasciare indietro rispetto alle pratiche dell'industria alimentare. È nostro diritto esigere trasparenza e responsabilità. Scegliere salmone sostenibile, meglio se selvatico, non è solo una scelta etica, ma un investimento nel futuro del nostro pianeta.
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