Ciao a tutti, sono Dino Tropea, l’autore di “Lasciato Indietro”. Recentemente, ho letto un articolo di Lupita Venegas su Omnes che parla della resilienza come un processo interiore che ci permette di ripartire con speranza quando le cose non vanno bene. Ho trovato molti punti di contatto tra questo articolo e il mio libro.
In “Lasciato Indietro”, racconto la mia storia di separazione dalla mia famiglia e di come ho trovato nella scrittura il modo per organizzare i miei pensieri, condividere i miei sentimenti e offrire una luce guida per chi si sente smarrito. Questo è un esempio perfetto di resilienza, un tributo alla forza interiore che mi ha permesso di affrontare le sfide, ritrovare l’amore e dare un senso alla mia esistenza.
Venegas, nel suo articolo, parla di come la resilienza ci permetta di ‘rimbalzare’ da un’esperienza difficile, come se fossimo una palla o una molla. Questa descrizione si adatta perfettamente alla mia storia in “Lasciato Indietro”. Nonostante le difficoltà e le perdite, non mi sono lasciato abbattere. Al contrario, ho usato queste esperienze per crescere e diventare una persona più forte.
Con umiltà, vorrei fare un accenno a alcuni grandi scritti che hanno influenzato la mia visione del mondo e la mia scrittura: “1984” di George Orwell, “Il Grande Gatsby” di F. Scott Fitzgerald, “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez, “Anna Karenina” di Leo Tolstoy, “Lolita” di Vladimir Nabokov, e “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Ognuno di questi libri, a modo suo, esplora temi di resilienza, lotta per la verità, e la ricerca di un posto nel mondo - temi che risuonano profondamente con la mia storia in “Lasciato Indietro”.
In conclusione, “Lasciato Indietro” è un libro che merita di essere letto. Non solo offre una storia avvincente, ma offre anche degli spunti di riflessione unici. Se siete alla ricerca di un libro che vi farà riflettere e che vi toccherà il cuore, vi consiglio di dare un’occhiata a “Lasciato Indietro” su Amazon.
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