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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Lasciato Indietro: Cecilia, un tributo alla forza della resilienza di fronte alle avversità.

Cecilia, nata di 23 settimane con il peso di 505 grammi, è un miracolo di vita. La sua storia è un esempio di resilienza di fronte alle avversità, una lezione di coraggio e speranza per tutti noi.

Cecilia è nata il 18 agosto 2023 al Policlinico di Padova, dopo che la sua mamma, Sara, aveva avuto delle complicazioni durante la gravidanza. I medici avevano dato poche speranze di sopravvivenza alla piccola, che era considerata un feto abortivo secondo la legge italiana. Ma Sara e il suo compagno, Luca, non si sono arresi e hanno deciso di lottare per la vita della loro bambina. 

Cecilia ha trascorso i primi quattro mesi della sua vita in terapia intensiva neonatale, dove ha affrontato numerose sfide: infezioni, emorragie cerebrali, problemi respiratori, interventi chirurgici. Ha ricevuto le cure e l'affetto dei medici e degli infermieri, che l'hanno sostenuta in ogni momento. Ha ricevuto anche il sostegno della sua famiglia, che le ha fatto sentire la loro presenza e il loro amore.

Oggi Cecilia pesa quasi 4 chili ed è una bambina sana e felice. Ha superato ogni aspettativa e ha dimostrato una forza incredibile. La sua mamma la definisce "la nostra guerriera, la nostra leonessa, la nostra principessa". La sua storia è stata raccontata da diversi media, che l'hanno definita "un miracolo di vita". Cecilia è una testimonianza di come la vita possa vincere anche nelle situazioni più difficili. La sua storia ci insegna che nessuno deve essere lasciato indietro, che ogni essere umano ha il diritto di vivere e di crescere. La sua storia ci invita a essere resilienti di fronte alle avversità, a non perdere mai la speranza e a credere nei miracoli.

La storia di Cecilia è comune alla TIN del Bambin Gesù dove lavora la mia Alice la coprotagonista del mio romanzo autobiografico. Aiutateci nel progetto 1000 copie 1000 euro. Grazie. Buona lettura.

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