Passa ai contenuti principali

In Evidenza

Quando le star si lasciano… e crollano dentro (esattamente come noi)

Non sono solo storie da copertina. Sono crolli veri, silenzi profondi, lacrime nascoste dietro i riflettori. Da Fedez a Amy Winehouse, da Robin Williams a chiunque si sia mai sentito lasciato indietro: leggi fino in fondo, perché in queste cadute potresti ritrovare anche la tua.  Potresti trovare la tua rinascita. Fedez. Zucchero. Robin Williams. Brad Pitt. Britney Spears. Sylvia Plath. Amy Winehouse. Whitney Houston. Una carrellata di nomi celebri, ma ciò che li unisce non è la fama: è la caduta dolorosa nell’abisso della separazione. Perché quando un amore finisce, non resta soltanto un letto vuoto. Resta un vuoto dentro, un’eco lunga che non si riempie con follower, successi o premi. Fedez: miliardi nel conto, ma fragilità nel cuore. Alla fine del suo matrimonio con Chiara Ferragni, Fedez ha raccontato al palco di Sanremo 2025 non solo la sua canzone  Battito , ma anche la sua solitudine interiore. Parlare di depressione con 20 milioni di euro alle spal...

Lasciati indietro: i bambini delle baraccopoli italiane


In Italia, nel 2024, ci sono ancora migliaia di bambini che vivono in baraccopoli, in condizioni di estrema povertà e marginalità. Sono i bambini delle periferie esistenziali, come le chiama monsignor Di Pietro, vescovo di Nicosia e presidente della Caritas italiana, che ha visitato alcuni di questi insediamenti abusivi a Messina, Catania, Palermo e Reggio Calabria.

Sono bambini che non hanno diritto a un’abitazione dignitosa, a un’istruzione adeguata, a una sanità accessibile, a una sicurezza sociale. Sono bambini che non hanno futuro, che sono esclusi dallo sviluppo e dalla cittadinanza. Sono bambini che sono lasciati indietro, dimenticati dalle istituzioni e dalla società.

Questo è un fenomeno inaccettabile, che viola i diritti umani e i principi della Costituzione. È assurdo che in un Paese civile e democratico come l’Italia esistano ancora delle favelas, dove si accumulano rifiuti, malattie, violenze, sfruttamento. È assurdo che in un Paese ricco e solidale come l’Italia ci siano ancora delle persone che non hanno neanche l’acqua potabile, la luce elettrica, il riscaldamento.

Non possiamo restare indifferenti di fronte a questa realtà. Dobbiamo agire, con urgenza e responsabilità, per garantire a questi bambini e alle loro famiglie una vita degna e una speranza. Dobbiamo intervenire, con coraggio e determinazione, per eliminare le baraccopoli e promuovere il recupero e la riqualificazione delle periferie. Dobbiamo coinvolgere, con dialogo e partecipazione, le comunità locali e le organizzazioni sociali, per creare una rete di solidarietà e di inclusione.

Questo è il nostro dovere, come cittadini, come cristiani, come esseri umani. Non possiamo permettere che ci siano dei bambini lasciati indietro. Non possiamo permettere che ci siano dei bambini senza futuro. Non possiamo permettere che ci siano dei bambini senza sorriso.

Commenti