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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Lasciati indietro: i bambini delle baraccopoli italiane


In Italia, nel 2024, ci sono ancora migliaia di bambini che vivono in baraccopoli, in condizioni di estrema povertà e marginalità. Sono i bambini delle periferie esistenziali, come le chiama monsignor Di Pietro, vescovo di Nicosia e presidente della Caritas italiana, che ha visitato alcuni di questi insediamenti abusivi a Messina, Catania, Palermo e Reggio Calabria.

Sono bambini che non hanno diritto a un’abitazione dignitosa, a un’istruzione adeguata, a una sanità accessibile, a una sicurezza sociale. Sono bambini che non hanno futuro, che sono esclusi dallo sviluppo e dalla cittadinanza. Sono bambini che sono lasciati indietro, dimenticati dalle istituzioni e dalla società.

Questo è un fenomeno inaccettabile, che viola i diritti umani e i principi della Costituzione. È assurdo che in un Paese civile e democratico come l’Italia esistano ancora delle favelas, dove si accumulano rifiuti, malattie, violenze, sfruttamento. È assurdo che in un Paese ricco e solidale come l’Italia ci siano ancora delle persone che non hanno neanche l’acqua potabile, la luce elettrica, il riscaldamento.

Non possiamo restare indifferenti di fronte a questa realtà. Dobbiamo agire, con urgenza e responsabilità, per garantire a questi bambini e alle loro famiglie una vita degna e una speranza. Dobbiamo intervenire, con coraggio e determinazione, per eliminare le baraccopoli e promuovere il recupero e la riqualificazione delle periferie. Dobbiamo coinvolgere, con dialogo e partecipazione, le comunità locali e le organizzazioni sociali, per creare una rete di solidarietà e di inclusione.

Questo è il nostro dovere, come cittadini, come cristiani, come esseri umani. Non possiamo permettere che ci siano dei bambini lasciati indietro. Non possiamo permettere che ci siano dei bambini senza futuro. Non possiamo permettere che ci siano dei bambini senza sorriso.

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