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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Resilienza e Sviluppo Sostenibile: La Chiave per un Futuro Verde


Resilienza e Sviluppo Sostenibile: La Chiave per un Futuro Verde
Vi invito a leggere fino alla fine, dove vi svelerò un aneddoto che vi farà sorridere e riflettere su come, anche quando il cammino sembra in salita, il destino può sorprenderci con un regalo inaspettato. 

Un Viaggio di Resilienza: Tra Sfide e Sorrisi, nel tessuto complesso della nostra esistenza, ogni filo intrecciato dal destino racchiude una storia, una lezione, un sorriso. Prima di immergerci nel cuore del nostro discorso sulla resilienza e sullo sviluppo sostenibile, lasciate che vi racconti un piccolo segreto: la vita ha un senso dell’umorismo sorprendentemente affilato, e spesso, è proprio nei momenti più inaspettati che ci regala le sue perle di saggezza.

Nel mondo di oggi, dove le sfide ambientali e sociali si intrecciano in una complessa rete di cause ed effetti, la resilienza emerge come la forza motrice capace di guidarci verso un futuro più sostenibile. La resilienza non è solo la capacità di resistere agli shock, ma anche quella di adattarsi, trasformarsi e prosperare di fronte alle avversità.
Recentemente, l’Inter-agency Task Force on Financing for Development dell’ONU ha evidenziato la necessità di “giganteschi investimenti e riforme” per finanziare gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Questo ci ricorda che, senza un impegno collettivo e un’azione decisa, il percorso verso il 2030 e i suoi traguardi potrebbe essere irraggiungibile. Tuttavia, la resilienza ci insegna che ogni ostacolo può diventare un’opportunità. Come ho esplorato nel mio romanzo “Lasciato Indietro”, la resilienza è un tributo alla forza umana di fronteggiare le sfide e di emergere rafforzati. È la stessa forza che ci permette di guardare oltre le difficoltà immediate e di lavorare insieme per un mondo più equo e vivibile. In questo spirito, vi invito a riflettere su come possiamo, individualmente e collettivamente, contribuire a un cambiamento positivo. Che si tratti di ridurre il nostro impatto ambientale, sostenere politiche verdi o investire in tecnologie sostenibili, ogni azione conta. E come la resilienza ci insegna, non importa quante volte cadiamo; ciò che conta è la nostra capacità di rialzarci e andare avanti. Vi lascio con un pensiero dal mio romanzo: “Nel viaggio della vita, spesso ci sentiamo lasciati indietro, ma è proprio in quei momenti che scopriamo la nostra vera forza e il nostro destino”. E il nostro destino, credo fermamente, è un futuro sostenibile che possiamo costruire insieme.
Il Sorriso Nascosto del Destino: C’era una volta un uomo di nome Marco che, nonostante fosse un fervente sostenitore della pianificazione e dell’ordine, si ritrovava spesso vittima degli scherzi del destino. Un giorno, mentre era in fila alla posta, Marco non riusciva a trovare il suo portafoglio. Mentre rovistava freneticamente nella borsa, una signora anziana dietro di lui iniziò a ridere. “Cerchi questo?” chiese, mostrandogli il portafoglio che lui aveva accidentalmente fatto cadere. Marco, sollevato e imbarazzato, ringraziò la signora, che gli disse con un sorriso malizioso: “Il destino ha voluto che io fossi qui oggi per te. Ricordati, a volte le risposte che cerchiamo sono proprio sotto il nostro naso!” Da quel giorno, Marco iniziò a prendere la vita con più leggerezza, ricordando sempre che il destino, oltre a essere un maestro severo, può anche avere un grande senso dell’umorismo.
Vi è mai successa una cosa simile? Commentala per favore. 


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