Passa ai contenuti principali

In Evidenza

ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Un augurio di una Pasqua di pace - Tra Storia Antica e Speranze Moderne: Un Viaggio Emotivo dalla Terra Santa

Tra Storia Antica e Speranze Moderne: Un Viaggio Emotivo dalla Terra Santa
Alla fine dell'articolo i miei auguri pasquali per voi, per tutti.

Nelle affascinanti vie di Gerusalemme, immerse tra le testimonianze millenarie di civiltà che si sono succedute nel tempo, ho avuto l'opportunità di camminare. 

Ogni pietra, ogni muro, ogni minareto racconta una storia antica, intrecciata con tensioni e conflitti secolari, ma anche con una perseverante speranza nel futuro.

La mia permanenza di due anni nella Terra Santa e un ulteriore anno in Egitto mi hanno permesso di immergermi profondamente nella ricchezza culturale e spirituale di questa regione. Ho vissuto esperienze uniche, come percorrere la Via Dolorosa, sostare di fronte alla maestosità della Chiesa del Santo Sepolcro e ascoltare le preghiere che si elevano dalla Moschea di Al-Aqsa. Ho visitato luoghi cari a diverse comunità religiose, come Betlemme, con la sua profonda solennità.

Tuttavia, al di là della spiritualità, è stata la resilienza straordinaria delle persone che ho incontrato a lasciare un'impronta indelebile nella mia esperienza. Ho lavorato fianco a fianco con israeliani e ho condiviso conversazioni significative con i palestinesi, cogliendo l'umanità e la determinazione di fronte alle sfide quotidiane, compresa la minaccia costante di conflitto.

La sirena che annuncia l'arrivo dei razzi da Gaza, la corsa verso i rifugi anti-aerei, la chiave della casa di famiglia portata ancora oggi dai palestinesi espropriati durante la seconda guerra mondiale, sono solo alcune delle molteplici manifestazioni di un conflitto che persiste da troppo tempo.

In particolare, la chiave della casa perduta, ancora tenuta con affetto dai palestinesi, rappresenta simbolicamente la ricerca continua di pace e di riconciliazione. È un segno tangibile della resilienza e della speranza che caratterizzano questa regione, nonostante le difficoltà incontrate.

Di contro, la presenza e l'azione di gruppi armati non affiliati allo Stato non dovrebbero essere tollerate né autorizzate, ma piuttosto condannate senza esitazione. Questi gruppi, comunemente noti come 'gruppi armati non statali' o 'organizzazioni armate non governative', rappresentano una minaccia alla pace e alla sicurezza e devono essere affrontati con fermezza."

La mia esperienza in Medio Oriente mi ha convinto ancor di più che la guerra non può mai essere la soluzione. Ogni atto di violenza avvia un ciclo senza fine di sofferenza e distruzione. È imperativo che la comunità internazionale si impegni con fermezza affinché nessuno sia lasciato indietro, favorendo una soluzione pacifica e duratura, basata su una mediazione equa e inclusiva.

In questo periodo di Pasqua, mentre celebriamo il concetto di rinascita e speranza, è fondamentale riflettere sulle possibilità di un futuro in cui la pace possa fiorire in questa regione tormentata. Auspico che la comunità internazionale possa concentrare i propri sforzi su tale obiettivo, insieme ad altre crisi globali, come quella russo-ucraina, per garantire un mondo più equo e pacifico per tutti.

"Che questa Pasqua porti con sé non solo la gioia della rinascita e della pace, ma anche la speranza di un mondo dove i conflitti possano cedere il passo alla comprensione e alla concordia. 
Possa la Terra Santa, luogo di antiche tradizioni e sacre testimonianze, trovare la serenità e la protezione che merita, affinché tutti i suoi abitanti possano vivere in armonia. Nel ricordo delle parole di San Francesco d'Assisi, che ci esortava a portare amore dove regna l'odio, possiamo trovare la forza di costruire un futuro di pace e fratellanza."

"May this Easter bring not only the joy of rebirth and peace but also the hope for a world where conflicts give way to understanding and harmony. May the Holy Land, a place of ancient traditions and sacred testimonies, find the serenity and protection it deserves, so that all its inhabitants may live in harmony. In remembrance of the words of St. Francis of Assisi, who urged us to bring love where there is hatred, may we find the strength to build a future of peace and brotherhood."

#maipiùlasciatiindietro #ilmegliochedeveancoraavvenire #Pasqua #Rinascita #Pace #MedioOriente #Gerusalemme #Speranza #Cultura #Spiritualità #Conflitto #Resilienza #ComunitàInternazionale #Giustizia #Diplomazia #Riconciliazione #Solidarietà #DirittiUmani #Dialogo #Armonia #Tolleranza #Cooperazione

Commenti