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Speranza: La Parola che Ci Guida Verso il Giubileo 2025

Quando la vita ti svela che quello che scrivi oggi ha un significato che non avresti mai immaginato. C’è una parola che ho scritto ripetutamente nei miei libri, senza mai sapere quanto sarebbe stata rilevante nel contesto di un evento mondiale. Nei miei scritti, "speranza" appare 69 volte in Lasciato Indietro e 7 volte in Il Regno Sommerso di Coralyn . Una ripetizione che, guardando indietro, sembra quasi un richiamo misterioso, una preparazione inconsapevole per qualcosa di grande che sarebbe arrivato. E ora, quella stessa parola è diventata il cuore del Giubileo 2025, proclamata dal Papa come il tema di quest'anno santo. È come se, attraverso i miei racconti, avessi parlato di un sentimento che oggi è più che mai fondamentale: la speranza, quel faro che ci guida nei momenti di incertezza. La numerologia dei numeri 69 e 7.  Cosa significa il fatto che questi numeri siano legati alla speranza? Secondo la numerologia, il 69 è il simbolo dell’equilibrio, della connessione...

PERUGIA, 13ENNE SI TOGLIE LA VITA DOPO CHE I GENITORI LE HANNO TOLTO IL CELLULARE: DI CHI È LA COLPA?

Un’altra vittima del cellulare: una tragedia che si poteva evitare con regole più severe e un intervento deciso da parte delle istituzioni.

Un’altra vittima del cellulare: una tragedia che si poteva evitare con regole più severe e un intervento deciso da parte delle istituzioni.

Il tragico suicidio di una ragazza di 13 anni a Perugia, dopo un litigio con i genitori che le avevano tolto il cellulare, scuote l’opinione pubblica. Ma chi è davvero il responsabile di questa tragedia? È il momento di puntare il dito contro chi permette che i dispositivi smart, autentiche armi di distruzione emotiva, finiscano nelle mani dei nostri figli, senza alcun controllo. La colpa è dei genitori, certo. Ma è anche di una governance che, con una passività sconcertante, non aiuta a prevenire questo disastro sociale.

Dal 2023, con "Lasciato Indietro" (Armando Ed.), ho denunciato la gravità dell’uso degli smartphone tra i minori, equiparandolo alla dipendenza da alcol e tabacco. È inaccettabile continuare a chiudere gli occhi davanti ai danni psicologici che questi dispositivi provocano, per poi piangere i nostri giovani quando è troppo tardi. I genitori, lasciati soli e senza supporto, cercano di imporre regole, ma la società e le istituzioni non fanno nulla per proteggerli, lasciando che lo smartphone diventi un’estensione del corpo dei ragazzi, sin dalla tenera età.

Uno smartphone alla Prima Comunione? Fuori luogo e dannoso. Non è solo una questione di utilizzo incontrollato. Regalare uno smartphone alla Prima Comunione, come se fosse un semplice giocattolo, è una pratica assurda e sconsiderata. Un dono che non ha alcun legame con l’impegno di fede che questo momento dovrebbe rappresentare. Dove sono finiti i valori? Come possiamo pretendere che i nostri figli crescano con equilibrio e spiritualità, se li premiamo con strumenti che li isolano dalla realtà e li intrappolano nel mondo virtuale?

Vintage phone: la vera soluzione: Dalle scuole medie in poi, se proprio c’è necessità di un dispositivo per motivi di sicurezza e comunicazione, un telefonino vintage, con chiamate e SMS illimitati, è più che sufficiente. Non serve uno smartphone, non serve internet sempre in tasca. Serve responsabilità da parte dei genitori e un intervento forte da parte del governo, che finalmente vieti l’uso degli smart device sotto i 18 anni, così come già accade per alcol e tabacco.

Genitori, istituzioni: svegliatevi! La tragedia di Perugia non è solo un singolo evento drammatico. È la punta dell’iceberg di una crisi che abbiamo sottovalutato troppo a lungo. I genitori devono smettere di sentirsi in colpa per aver provato a imporre delle regole, ma devono essere consapevoli che è arrivato il momento di dire basta agli smartphone per i minori. E il governo? Deve intervenire subito, con leggi chiare e sanzioni severe per chi non rispetta il divieto.

Basta chiudere gli occhi. La vita dei nostri figli è in pericolo. È tempo di agire.

Non c'è notte tanto lunga da impedire al sole di risorgere il giorno dopo." — Jim Morrison


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