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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Meno Cellulari e Più Trapani: Una Generazione da Proteggere

Riscoprire il valore della manualità e limitare l’uso precoce della tecnologia.

"La tecnologia è una ser
va utile, ma un padrone pericoloso." – Christian Lous Lange

Ringrazio l’editoriale Doppiozero per l’articolo "Meno Cellulari e Più Trapani", che ha colto un tema che mi sta molto a cuore e che tratto ampiamente nel mio romanzo autobiografico Lasciato Indietro. Viviamo in un'epoca dove gli smartphone hanno invaso la nostra quotidianità, e il loro impatto sui giovani è un aspetto cruciale che non possiamo ignorare.

Ritengo che l’uso degli smart device debba essere regolamentato con maggiore attenzione, e propongo che l’accesso a tali strumenti debba essere consentito solo a partire dai 18 anni, età in cui si raggiunge una maggiore maturità cerebrale. La verifica dell’età potrebbe essere effettuata tramite un doppio controllo del codice fiscale, sia dell’intestatario del telefono o della SIM, sia di un genitore.

Per la fascia d’età dai 13 ai 18 anni, suggerisco l'uso di telefonini "vintage", dotati di chiamate e SMS illimitati, ma privi di connessione internet. 

Questi dispositivi, esteticamente simili agli smartphone, potrebbero offrire ai giovani un modo efficace per mantenere i contatti con la famiglia e gli amici, evitando però i rischi e le distrazioni associate all’accesso illimitato alla rete. Inoltre, potrebbero includere libri scolastici, rendendo l'apprendimento più accessibile e organizzato. I vantaggi sono molteplici: garantirebbe una connessione sicura e mirata, limitando l'esposizione a contenuti inappropriati, e al contempo faciliterebbe l'accesso alle risorse educative, contribuendo a una gestione più equilibrata del tempo e delle risorse digitali.

Credo sia il momento di prendere seriamente in considerazione questa tematica e avviare un dibattito costruttivo su come proteggere le nuove generazioni dai pericoli di un uso precoce e non regolamentato della tecnologia. 

Che ne pensate?


#GiovaniETecnologia #ProtezioneDigitale #SmartphoneResponsabile #MenoCellulari #VitaReale

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