La musica ha una straordinaria capacità di liberarci dalle convenzioni e di riportarci a uno stato di meraviglia. Giovanni Allevi ha detto: "È meraviglioso come la musica abbia la possibilità di salvarci dall'irrigidimento, dalle convenzioni a cui tutti andiamo incontro e farci tornare uno stupore incantato nei confronti delle cose." Questa citazione riflette perfettamente il potere salvifico e trasformativo della musica, che ci aiuta a ritrovare la nostra autenticità.
Nel mio romanzo autobiografico, Lasciato Indietro, ho esplorato il fenomeno di sentirsi abbandonati e trascurati attraverso la metafora musicale. La canzone "Left Outside Alone" di Anastacia, con la sua lirica intensa, si intreccia con i temi del libro, offrendo una voce potente ai sentimenti di solitudine e disconnessione. Nel testo Anastacia canta del dolore e della solitudine che derivano dall'essere lasciati da soli, soprattutto in un contesto di relazioni personali o emotive. La protagonista esprime la sua frustrazione e la sua delusione nel sentirsi ignorata o trascurata da qualcuno che avrebbe dovuto prendersi cura di lei. La canzone parla di come questo abbandono possa essere devastante, lasciando la persona nella condizione di sentirsi "fuori" e non accettata, proprio come se fosse stata lasciata fuori da una porta chiusa.
In sintesi, per me la musica non è solo un accompagnamento, ma una lente attraverso cui possiamo vedere e comprendere meglio le nostre esperienze, capire le nostre emozioni.
"La musica non è solo un sottofondo; è la lente attraverso cui esploriamo e comprendiamo le nostre esperienze più intime, svelando la profondità delle nostre emozioni." - Dino Tropea
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