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Guerra Israele Palestina: io c’ero, dalla Shoah a Gaza la fiamma che non si spegne

Dalla Nakba del 1948 al 7 ottobre 2023, la mia testimonianza personale tra missioni, sirene e memorie custodite Oggi sento il bisogno di dirlo con chiarezza. Leggo, ascolto, osservo il dolore che ancora scorre in Medio Oriente, e non posso restare in silenzio. Ho visto la guerra con i miei occhi, l’ho respirata sulla pelle. E da militare so che ogni conflitto non nasce mai dal nulla: ha radici, responsabilità precise, scelte che hanno portato a sangue e distruzione. Quella tra Israele e Palestina non è un fulmine a ciel sereno. È una miccia accesa quasi ottant’anni fa, e da allora brucia senza sosta.  Le radici: 1945-1948.  Tutto comincia con la fine della Seconda Guerra Mondiale. Sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento. I sopravvissuti cercano una patria sicura. La Palestina, sotto mandato britannico, diventa il punto di approdo. L’immigrazione cresce rapidamente: dal 6% della popolazione nel 1918 al 33% nel 1947. Gli arabi palestinesi reagiscono. Già n...

Mai più lasciati indietro, 1^ Maggio festa dei lavoratori una poesia.

Mai più lasciati indietro, 1^ Maggio festa dei lavoratori una poesia.

Il 1° maggio, riflettendo sul valore del lavoro e sull'importanza della storia e dei diritti dei lavoratori. E'  una data significativa che celebra la lotta e i traguardi dei lavoratori. In Italia, la Festa del Lavoro ha radici profonde e una storia affascinante. Originariamente adottata nel 1891, questa festa commemora le battaglie sindacali per i diritti dei lavoratori, come la giornata lavorativa di otto ore. Durante il fascismo, la celebrazione fu spostata al 21 aprile, ma dopo la seconda guerra mondiale, il 1° maggio fu ripristinato come giorno di festa nazionale. Un breve cenno di rispetto verso coloro che hanno sacrificato tutto per il riconoscimento dei diritti di chi lavora, di chi ha detto no allo sfruttamento. Ecco una piccola poesia per onorarli, per onorare  questa giornata:
"Nel cuore della primavera risuona un eco lontano,
un grido di giustizia che attraversa il piano.
Operaio, contadino, in questa tua giornata,
la storia si fa viva, memoria celebrata.
Dalle otto ore di lavoro alle lotte senza sosta,
ogni diritto conquistato, ogni barriera accosta.
Il Primo Maggio è il simbolo di un cammino iniziato,
un percorso di dignità, per il futuro seminato.
In questa festa dei lavoratori, ricordiamo il passato,
le voci di chi ha lottato, il progresso guadagnato.
Un giorno di riposo, ma anche di riflessione,
per un mondo più giusto, pieno di aspirazione." 
Poesia protetta da copyright. Tutti i diritti sono riservati. E' possibile la divulgazione riportando l'autore. Dino Tropea 

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