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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Buona Pasqua 🐣 - Nel buio profondo della notte, Tra le lacrime e il dolore, Sorge una luce, un bagliore, Gesù, il resiliente, nella sua resurrezione.


Nel buio profondo della notte, Tra le lacrime e il dolore, Sorge una luce, un bagliore, Gesù, il resiliente, nella sua resurrezione. 

Sconfitto non dalla morte, Ma dall'amore e dalla speranza, Si alza più forte, più radiante, Come un sole dopo la tempesta.

Sebbene sia stato "lasciato indietro", Nella sua risurrezione, porta con sé Il ricordo di ogni lacrima versata, Come un eco di vita nell'eternità.

Oltre le catene della disperazione, Gesù cammina, la vita riportando, E nell'ombra della sofferenza, Si erge come un faro, luminoso e eterno.

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