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Speranza: La Parola che Ci Guida Verso il Giubileo 2025

Quando la vita ti svela che quello che scrivi oggi ha un significato che non avresti mai immaginato. C’è una parola che ho scritto ripetutamente nei miei libri, senza mai sapere quanto sarebbe stata rilevante nel contesto di un evento mondiale. Nei miei scritti, "speranza" appare 69 volte in Lasciato Indietro e 7 volte in Il Regno Sommerso di Coralyn . Una ripetizione che, guardando indietro, sembra quasi un richiamo misterioso, una preparazione inconsapevole per qualcosa di grande che sarebbe arrivato. E ora, quella stessa parola è diventata il cuore del Giubileo 2025, proclamata dal Papa come il tema di quest'anno santo. È come se, attraverso i miei racconti, avessi parlato di un sentimento che oggi è più che mai fondamentale: la speranza, quel faro che ci guida nei momenti di incertezza. La numerologia dei numeri 69 e 7.  Cosa significa il fatto che questi numeri siano legati alla speranza? Secondo la numerologia, il 69 è il simbolo dell’equilibrio, della connessione...

"L'Effetto Lucifero in Joker: Come la Società Trasforma una Persona Ordinaria in un Agente del Caos"

Quando il Male Si Insinua Senza Rumore

In Joker (2019), la trasformazione di Arthur Fleck nel malvagio Joker illustra l'Effetto Lucifero. Inizialmente un comico in difficoltà, Arthur viene spinto alla follia dal rifiuto sociale, dai problemi mentali e dagli abusi continui. Col tempo, il contesto oppressivo e la disumanizzazione che affronta lo portano ad abbracciare il caos e la violenza.

“Non si nasce carnefici, ma si può diventarlo, spesso senza accorgersene.”

Questa frase, tanto inquietante quanto vera, riassume un fenomeno psicologico chiamato Effetto Lucifero, teorizzato da Philip Zimbardo. Nel suo celebre esperimento carcerario del 1971, Zimbardo dimostrò come il contesto possa trasformare persone comuni in agenti del male.

Mentre scrivevamo Lasciato Indietro, non sapevo che avremmo sfiorato un tema così complesso e universale. Solo più tardi ci siamo resi conto di come l’Effetto Lucifero avesse involontariamente permeato la mia esperienza personale. 

Non parlo solo del comportamento degli altri coinvolti nella mia vicenda, ma anche di me stesso. 

In circostanze difficili, siamo tutti vulnerabili: il contesto può portarci a compiere azioni che, in condizioni normali, non ci sogneremmo mai di fare.

L’Effetto Lucifero spiega come individui apparentemente buoni possano trasformarsi in agenti del male, spinti da dinamiche di potere, ruoli sociali e contesti opprimenti.  Zimbardo dimostrò questo fenomeno con l’esperimento di Stanford, dove studenti volontari, divisi casualmente in guardie e prigionieri, iniziarono a comportarsi in modo crudele e autoritario. Il contesto di prigione simulata fece emergere atteggiamenti violenti, deumanizzanti e aggressivi, anche in persone che non avevano alcuna storia di tali comportamenti.

Nel romanzo Lasciato Indietro usiamo un adagio certamente noto: "si sa che il diavolo fa le pentole senza i coperchi e che il diavolo lascia in pace i cattivi perché già gli appartengono".

Le chiavi dell’Effetto Lucifero sono i ruoli definiti dal contesto, dove le persone tendono a conformarsi ai ruoli sociali attribuiti; la deumanizzazione, che si verifica quando un gruppo viene percepito come “altro” o inferiore; l’obbedienza all’autorità, che spinge a seguire dinamiche di potere anche contro la propria etica; e la diffusione della responsabilità, che in un contesto di gruppo diluisce la responsabilità individuale, facilitando azioni dannose.

Quando ci siamo trovati nel mezzo della  separazione, non immaginavamo che saremmo stati coinvolti in una spirale di incomprensioni, manipolazioni e accuse. 

Scrivendo il racconto, il nostro obiettivo era condividere il dolore di essere escluso dalla vita di mia figlia e riflettere su come affrontare una situazione simile. Solo dopo ho realizzato che, senza volerlo, avevamo vissuto dinamiche tipiche dell’Effetto Lucifero.

Dopo la separazione, mi sono trovato in un ruolo che non avevo scelto: quello del “genitore cattivo”, del padre da cui proteggere una figlia. Era un ruolo attribuito, alimentato da rancori e incomprensioni. In quel contesto, ogni  azione veniva interpretata attraverso la lente del pregiudizio. Anche io, però, ho contribuito al gioco dei ruoli, rispondendo con rabbia e senso di vittimismo. Il contesto mi aveva trasformato in una versione di me che faticavo a riconoscere.

Una delle esperienze più dolorose è stata sentirmi “ridotto” agli occhi di mia figlia. Non ero più il papà amorevole di prima, ma un’ombra carica di accuse e pregiudizi. Tuttavia, devo essere onesto: anche io, in certi momenti, ho deumanizzato gli altri, vedendoli solo come antagonisti da combattere. Questo tipo di pensiero, tipico dell’Effetto Lucifero, crea un circolo vizioso che alimenta il conflitto, non di certo mitigato dagli avvocati. Se vi state separando un solo avvocato basta, due avvocati sono un chiaro indicatore che potreste anche voi cadere vittima dell'effetto lucifero. 

Nel corso della mia esperienza, mi sono scontrato con un sistema legale e sociale che sembrava disegnato per dividere anziché unire. In certi momenti, ho seguito regole e procedure che non condividevo, pensando che fosse l’unico modo per ottenere giustizia. Guardandomi indietro, capisco che anche questa obbedienza al sistema ha contribuito a perpetuare il conflitto.

Le separazioni conflittuali sono terreno fertile per l’Effetto Lucifero. Il contesto di tensione, le dinamiche di potere e la lotta per l’affetto dei figli possono trasformare genitori amorevoli in rivali spietati. È un processo lento e spesso invisibile, che si nutre di incomprensioni e dolore. Il minore, ma anche il maggiorenne può diventare uno strumento di potere, e i genitori, spesso senza rendersene conto, trasformano i figli in alleati, alimentando sentimenti di colpa o ostilità verso l’altro genitore. La lotta per imporre la propria narrazione dei fatti alimenta ulteriormente il conflitto, mentre istituzioni come tribunali e avvocati, per quanto essenziali, finiscono per cristallizzare le divisioni anziché favorire il dialogo.

Riconoscere l’Effetto Lucifero è il primo passo per spezzarne il potere. Nel mio caso, scrivere Lasciato Indietro mi ha permesso di analizzare le mie emozioni e azioni, trovando una strada per uscire da quel ruolo imposto. 

L’Effetto Lucifero e Lasciato Indietro:

Fermarsi e chiedersi: “Sto contribuendo a risolvere il conflitto o lo sto alimentando?” può fare la differenza. Ricordarsi che dietro il conflitto ci sono persone, spesso fragili e ferite, aiuta a evitare la deumanizzazione. Psicologi e mediatori familiari possono aiutare a creare un dialogo più costruttivo. È fondamentale, inoltre, che chi lavora con famiglie in conflitto riconosca queste dinamiche e sia formato per disinnescarle. Tali figure, non smetterò mai di scriverlo, devono fare parte integrante del procedimento di separazione. Senza il loro supporto professionale la pratica legale non si dovrebbe nemmeno avviare. 

In Lasciato Indietro, ho voluto raccontare il mio viaggio personale, ma anche offrire una luce di speranza a chi si sente intrappolato. L’Effetto Lucifero ci insegna che il male non è innato, ma emerge in particolari circostanze. Riconoscerlo ci permette di fermarci, riflettere e scegliere un percorso diverso.

Se ti trovi in una situazione simile, sappi che non sei solo. Ogni storia può essere riscritta, ogni conflitto può trovare una soluzione. 

Il vero potere non sta nel controllare gli altri, ma nel mantenere la propria umanità, anche nei momenti più difficili.


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