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ITA-Lufthansa: Fusione o Scalata? La Storia si Ripete.

La fusione che sembra vantaggiosa per l'Italia potrebbe nascondere in realtà una scalata sotto mentite spoglie, ripercorrendo gli stessi errori che hanno segnato l’ingresso nell’euro.

Da ex pilota di aereo da turismo, ho sempre sognato di volare con Alitalia, ma oggi vedo con preoccupazione la fine di una delle compagnie più iconiche d’Italia. L’acquisizione di ITA Airways da parte di Lufthansa, che molti vorrebbero vedere come una fusione tra pari, mi appare invece come una vera e propria scalata travestita da collaborazione. Questo mi riporta alla mente un altro momento storico cruciale per la nostra economia: l’introduzione dell’euro, quando la lira venne convertita con un cambio fisso di 1.936,27 lire per ogni euro. Sembrava un passaggio inevitabile per il progresso, ma si è trasformato in un fardello per milioni di italiani, che hanno visto aumentare i prezzi e perdere il potere d’acquisto, mentre l’economia soffriva sotto un tasso di cambio sfavorevole.

Oggi, con l’acquisizione di ITA da Lufthansa, sembra che ci venga promessa un’altra modernizzazione, ma il rischio è quello di perdere un pezzo della nostra sovranità aerea, proprio come accaduto con l’euro. ITA, che avrebbe dovuto rappresentare una nuova compagnia italiana, rischia di diventare una succursale tedesca, privandoci della nostra identità nazionale. L’operazione tra ITA Airways e Lufthansa è stata presentata come una collaborazione strategica, ma in realtà somiglia più a una scalata che a una fusione paritaria. Lufthansa ha acquistato il 41% di ITA per 325 milioni di euro, con l’intento di aumentare progressivamente la sua quota e assumere il controllo operativo della compagnia italiana. Non siamo di fronte a una fusione tra pari, ma a un’acquisizione mascherata, che favorisce Lufthansa.

Per comprendere meglio la natura di questa operazione, basta fare un confronto con la fusione Stellantis, che ha un altro significato. Stellantis è nata dalla fusione tra FCA e PSA, un vero partenariato paritario in cui entrambe le aziende hanno mantenuto una forte identità e rappresentanza nella nuova entità. La fusione ha portato alla creazione di una società distinta, con un consiglio di amministrazione condiviso e obiettivi comuni.

In questo caso, la differenza è lampante: mentre Stellantis è un esempio di fusione equilibrata, con benefici per entrambe le parti, l’acquisizione di ITA da parte di Lufthansa sembra più una scalata, dove l’Italia perde il controllo di una risorsa strategica.

L’ingresso nell’euro e l’attuale acquisizione di ITA Airways ci insegnano che le promesse di modernizzazione e crescita, quando non sono accompagnate da un reale controllo e parità, spesso portano a perdite per il nostro Paese.

Questo articolo vuole stimolare una riflessione sulla nostra sovranità economica e sulla perdita di identità che accompagna i cambiamenti aziendali e le ristrutturazioni economiche.

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