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Speranza: La Parola che Ci Guida Verso il Giubileo 2025

Quando la vita ti svela che quello che scrivi oggi ha un significato che non avresti mai immaginato. C’è una parola che ho scritto ripetutamente nei miei libri, senza mai sapere quanto sarebbe stata rilevante nel contesto di un evento mondiale. Nei miei scritti, "speranza" appare 69 volte in Lasciato Indietro e 7 volte in Il Regno Sommerso di Coralyn . Una ripetizione che, guardando indietro, sembra quasi un richiamo misterioso, una preparazione inconsapevole per qualcosa di grande che sarebbe arrivato. E ora, quella stessa parola è diventata il cuore del Giubileo 2025, proclamata dal Papa come il tema di quest'anno santo. È come se, attraverso i miei racconti, avessi parlato di un sentimento che oggi è più che mai fondamentale: la speranza, quel faro che ci guida nei momenti di incertezza. La numerologia dei numeri 69 e 7.  Cosa significa il fatto che questi numeri siano legati alla speranza? Secondo la numerologia, il 69 è il simbolo dell’equilibrio, della connessione...

Connessione: Il Filo Invisibile che Unisce le Storie Umane

Quando una Parola Diventa un Ponte tra Isolamento e Comprensione

Un viaggio attraverso le pagine del mio blog  "Lasciati indietro, voci che si uniscono," illuminato dalla luce della parola del giorno, la connessione. Questa parola rappresenta molto più di un semplice legame superficiale tra persone. È un tessuto complesso che intreccia le nostre esistenze, i nostri destini, le nostre vulnerabilità e speranze. 

Nel nostro romanzo  "Lasciato Indietro" (lo trovi anche on line), questo concetto diventa un protagonista silenzioso ma potente, un fil rouge che attraversa le vicende dei personaggi, rivelando la fragilità e la forza intrinseca delle relazioni umane.

Il tessuto sociale si compone di connessioni che vanno molto oltre i legami fisici o emotivi. Sono sistemi di comunicazione, comprensione e supporto reciproco che trasformano gli individui apparentemente isolati in una comunità resiliente. Lasciato Indietro esplora magistralmente come l'apertura alla condivisione autentica possa rivoluzionare le dinamiche relazionali. Le reti sociali contemporanee non sono mere piattaforme digitali, ma metamorfosi complesse di relazioni che superano i confini geografici e culturali, diventando un meccanismo di sopravvivenza e un antidoto alla solitudine moderna.

Psicologicamente, la connessione rappresenta un bisogno fondamentale dell'essere umano. Siamo esseri relazionali la cui identità si costruisce attraverso scambi, dialoghi e confronti. Nel romanzo, ogni personaggio porta un universo di aspettative, paure e desideri che trovano pieno significato solo nell'incontro con l'altro. La connessione diventa un processo di guarigione profonda: riconoscere l'altro significa riconoscere se stessi, accettare le proprie fragilità e trovare forza nella vulnerabilità condivisa. È un percorso di integrazione dove l'io si allarga e si trasforma attraverso l'esperienza dell'incontro.

Filosoficamente, la connessione supera la dimensione umana per diventare un principio ontologico. Non esistono veramente individui isolati, ma una trama complessa di esistenze che si sfiorano, si intrecciano, si influenzano reciprocamente. Tropea suggerisce che siamo parte di un sistema interconnesso dove ogni azione e ogni pensiero generano onde che si propagano oltre i confini individuali. La connessione diventa una forma di consapevolezza, un modo di essere nel mondo che riconosce l'interdipendenza come condizione fondamentale dell'esistenza.

La connessione autentica si realizza attraverso pratiche concrete che richiedono impegno e consapevolezza. 

L'ascolto attivo diventa un'arte: imparare a cogliere i significati profondi oltre le parole, accogliere senza giudizio le storie dell'altro. L'empatia si trasforma in uno strumento di comprensione, permettendo di mettersi nei panni altrui non per giudicare, ma per comprendere realmente. La comunicazione diventa non violenta, usando un linguaggio che avvicina invece che dividere. Creare momenti e spazi di condivisione autentica diventa un modo per tessere relazioni significative.

"Lasciato indietro" si rivela un manifesto esistenziale che invita a vedere la connessione non come un optional, ma come necessità vitale. In un'era di apparente iperconnessione digitale ma di profonda solitudine esistenziale, riscoprire la connessione autentica diventa un atto rivoluzionario. Ogni relazione, ogni dialogo, ogni sguardo può diventare un ponte che supera le barriere che costruiamo intorno a noi stessi.

La parola del giorno si trasforma in un'opportunità per riflettere, per aprirsi, per ricordare che nessuno è veramente solo. Come in Lasciato Indietro, ogni storia si intreccia, ogni destino si connette in un disegno più ampio. La vera rivoluzione inizia quando decidiamo di non essere più spettatori passivi, ma protagonisti consapevoli di questa trama interconnessa chiamata vita.

"Lasciato Indietro" e l'apposito hastag #MaipiùLasciatiIndietro, non sono solo dei  titoli. È un programma, un impegno, una promessa che possiamo rinnovare ogni giorno, un invito a tessere relazioni significative che ci rendono umani.


#MaiPiùSoli
#InclusionePerTutti
#UnitiPerCambiare
#NessunoEscluso
#SolidarietàGlobale
#InsiemePerUnFuturoMigliore
#AbbracciareLaDiversità
#ComunitàInclusiva
#OgnunoConta
#SostegnoUniversale

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