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L'Inganno dei Bot: Follower e Visualizzazioni Artificiali nel Mondo Digitale

Come l'Intelligenza Artificiale Manipola i Social Media e Cosa Fare per Rimanere Autentici Nel vasto oceano digitale in cui nuotiamo ogni giorno, la corsa ai numeri domina la scena. Seguaci, visualizzazioni, interazioni: un tempo specchio dell’interesse reale del pubblico, oggi sempre più spesso diventano un’illusione creata artificialmente. L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di generare testi, immagini e perfino interazioni credibili, ha dato vita a un nuovo fenomeno: l’uso di bot per gonfiare il successo online. È una corsa all’oro digitale dove la moneta non è l’oro, ma la percezione. Quante persone guardano un video? Quanti mettono like a un post? Quanti commentano un articolo? Queste metriche, un tempo sintomo di popolarità e autorevolezza, oggi vengono manipolate con una facilità sorprendente. Dietro ogni profilo con milioni di follower potrebbe nascondersi un’armata silenziosa di bot programmati per seguire, commentare e mettere like. Il principio è semplice: pi...

"Quando i Leoni da Tastiera si Nascondono alla Festa: Analisi di un Compleanno ‘Virtuale’”

Tanti messaggi online, ma poche presenze fisiche. Cosa ci dice questo comportamento sui rapporti sociali di oggi?

Lucrezia, per il suo ventunesimo compleanno, riceve centinaia di messaggi su Instagram, WhatsApp e Facebook. Ogni notifica che appare sul telefono la rende felice: “Auguri, sei fantastica!” scrive Marco, “Tantissimi auguri! Un abbraccio virtuale!” le manda Giulia. Il telefono non smette di suonare per tutto il giorno. Lucrezia si sente amata, circondata da persone che ci tengono a lei.

Poi arriva il sabato sera, giorno della festa. Ha prenotato una location bellissima in centro a Roma e preparato tutto: buffet ricco, tanta birra artigianale e una torta che sembra uscita da una pasticceria francese. Dei 30 invitati, però, solo 10 si presentano.

“Eppure tutti mi avevano fatto gli auguri,” pensa Lucrezia. “Ma allora perché non sono venuti?” È facile dare la colpa agli impegni o alla distanza, ma alla fine tutti abitano a Roma. Allora, cosa è successo?

Da un punto di vista psicologico, il comportamento dei suoi amici non è sorprendente. Oggi siamo abituati a interazioni che richiedono poco sforzo. Mandare un messaggio su WhatsApp è semplice, veloce, e ci fa sentire vicini senza doverci spostare. È quello che gli psicologi chiamano “gratificazione immediata”. I social ci offrono questo: un “mi piace” o un messaggio che sembra significativo, ma richiede poco impegno. Prendiamo ad esempio Marco, uno degli amici di Lucrezia. Nonostante il suo augurio online fosse caloroso, non si è presentato alla festa perché, semplicemente, non voleva fare lo sforzo di prendere un autobus per raggiungerla.

In questi casi possiamo fare riferimento a Epicuro, che già nell’antica Grecia parlava di due tipi di piaceri: quelli immediati e facili, come mandare un messaggio, e quelli che richiedono impegno, ma danno una soddisfazione più duratura. Andrea, ad esempio, un altro invitato, ha scelto di partecipare alla festa. Anche se gli sarebbe piaciuto restare a casa a guardare Netflix, ha deciso di prendere parte all’evento e passare del tempo con Lucrezia. Alla fine della serata, è stato contento di aver scelto l’impegno piuttosto che la pigrizia.

In pratica, alla fine, la vera amicizia si vede nei fatti, non nei messaggi. Quei 10 che si sono presentati sono le persone che Lucrezia dovrebbe tenere vicino, perché sono state lì fisicamente per lei. Tra questi c’era Marta, che ha preso un treno da fuori Roma solo per essere presente. Anche se gli altri amici non sono venuti, Lucrezia ha capito che a volte non importa la quantità, ma la qualità delle persone che ci circondano.


“È meglio avere poche persone presenti davvero, che molte persone presenti solo virtualmente.”


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