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Speranza: La Parola che Ci Guida Verso il Giubileo 2025

Quando la vita ti svela che quello che scrivi oggi ha un significato che non avresti mai immaginato. C’è una parola che ho scritto ripetutamente nei miei libri, senza mai sapere quanto sarebbe stata rilevante nel contesto di un evento mondiale. Nei miei scritti, "speranza" appare 69 volte in Lasciato Indietro e 7 volte in Il Regno Sommerso di Coralyn . Una ripetizione che, guardando indietro, sembra quasi un richiamo misterioso, una preparazione inconsapevole per qualcosa di grande che sarebbe arrivato. E ora, quella stessa parola è diventata il cuore del Giubileo 2025, proclamata dal Papa come il tema di quest'anno santo. È come se, attraverso i miei racconti, avessi parlato di un sentimento che oggi è più che mai fondamentale: la speranza, quel faro che ci guida nei momenti di incertezza. La numerologia dei numeri 69 e 7.  Cosa significa il fatto che questi numeri siano legati alla speranza? Secondo la numerologia, il 69 è il simbolo dell’equilibrio, della connessione...

L'Odio e la Resilienza nella Commedia dell'Esistenza

dino tropea
Trasformare l'Odio in Forza: Il Viaggio del Protagonista tra Avversità e Autocontrollo

Nel corso della storia, l'odio ha assunto un ruolo complesso e affascinante sia nella letteratura antica che moderna. La sua presenza costante e potente ci offre spunti per riflettere sul nostro comportamento e sulle risposte emotive che adottiamo di fronte alle avversità.

Nell'antichità, opere come Le Metamorfosi di Ovidio e le tragedie di Euripide trattano l'odio come una forza dominante e distruttiva. Nell’Elettra di Euripide, l'odio di Elettra per Clitemenestra e Egisto guida le sue azioni verso vendetta, mostrando come tale sentimento possa influenzare profondamente i destini dei personaggi.

Nel Rinascimento e nell’età modernaShakespeare esplora l’odio in opere come Otello e Romeo e Giulietta. Qui, l’odio e la gelosia distruggono la bellezza e la purezza, perpetuando conflitti e violenze che sembrano inestinguibili.

Nel XX secolo, autori come George Orwell in 1984 e Aldous Huxley in Il mondo nuovo analizzano l'odio in contesti totalitari. Questi romanzi mostrano come il potere politico sfrutti l'odio per manipolare e controllare le masse, usando il nemico come strumento di consolidamento del potere.

Umberto Eco, in Il cimitero di Praga, afferma: “Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria. L'odio è la vera passione primordiale. È l'amore che è una situazione anomala. Per questo Cristo è stato ucciso: parlava contro natura.” Questa riflessione suggerisce che l'odio è un'emozione fondamentale, più radicata e prevalente dell’amore.

Nel contesto del mio racconto "Lasciato Indietro", il protagonista combatte l'odio degli altri usando l'odio stesso come una forma di resilienza. L'odio, nutrendosi di rancore, invidia, frustrazione e sprezzamento, cresce e si rafforza. Questa emozione genera a sua volta rabbia, timore e una distorta ricerca di giustizia, e può anche indurre apatia come protezione dal conflitto interno.

Nel racconto, l'odio diventa un meccanismo difensivo, una risposta strategica alle avversità e alle sfide. Non è solo una reazione istintiva, ma una forma di controllo e sopravvivenza in un mondo difficile. Il protagonista utilizza l'odio degli altri per affrontare le ingiustizie e l'ostilità che lo circondano, dimostrando come questa passione primordiale possa essere trasformata in uno strumento di forza e resilienza.

In contrasto, l’amore è visto come un’eccezione difficile da raggiungere. Richiede uno sforzo consapevole, empatia e connessione, che si scontrano con la naturale inclinazione verso l’odio. Questa difficoltà rende l’amore meno comune e più complesso da realizzare, mentre l'odio, più immediato e intuitivo, risulta essere una risposta più naturale.

La citazione di Eco ci invita a riflettere su come l'odio possa essere una risposta potente e diffusa alle avversità, più semplice e diretta rispetto all’amore. Nel contesto di Lasciato Indietro, il protagonista dimostra come l'odio, sia quello degli altri che il proprio, possa diventare un meccanismo di resilienza, un modo per navigare e sopravvivere in un mondo pieno di sfide. Questa lotta tra odio e amore, tra reazione e riflessione, diventa un tema centrale nella commedia tragica della vita, mostrando come l'odio possa essere una risposta immediata e l’amore un’aspirazione difficile da raggiungere.


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