Derivata dall’antico occitano “batalha” e dal latino volgare “battalia”, essa non rappresenta solo il combattimento fisico, ma anche il tragico fallimento della diplomazia. Ogni battaglia è un monumento silenzioso a negoziati falliti, a dialoghi interrotti, a una pace che non è stata raggiunta.
In questo scenario, la guerra diventa il palcoscenico dei disastri umani, dove le vite vengono distrutte e le città ridotte in macerie. Ma le battaglie non si combattono solo sui campi di guerra. Esistono anche battaglie interiori, come quelle descritte nel mio libro “Lasciato Indietro”. Qui, il “wargaming divorzile” diventa una potente metafora per descrivere i conflitti emotivi e legali che accompagnano la fine di un matrimonio.
Inoltre, nel libro esploro anche la battaglia ancestrale tra Homo sapiens e Neanderthal, una lotta per la sopravvivenza che ha plasmato la nostra storia. Ma questa battaglia non è finita. Con l’avvento della tecnologia, ci troviamo di fronte a una nuova sfida: il Cyborgthal (copyright). Una fusione futuristica di uomo e macchina che potrebbe presto superare l’Homo sapiens, portando a nuove forme di conflitto e collaborazione.
Se vuoi immergerti in queste battaglie, sia storiche che futuristiche, e scoprire come affrontarle, ti invito a leggere “Lasciato Indietro”, disponibile su Amazon. Un viaggio attraverso le sfide e le vittorie personali che ti farà riflettere sul vero significato della parola “battaglia”.
“La battaglia più difficile è quella contro se stessi.”
— Friedrich Nietzsche
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