Alla fine del post una citazione famosa.
Il fenomeno del burnout sta diventando sempre più preoccupante, soprattutto nelle grandi città come Roma, dove il ritmo frenetico e le pressioni lavorative possono portare i lavoratori a un esaurimento sia fisico che emotivo. Secondo un recente articolo di Roma Today, almeno un lavoratore su sette nella capitale soffre di burnout, con sintomi che vanno dalle lunghe ore di lavoro agli attacchi di panico, fino alla paura di parlarne con i colleghi. Questi dati sono allarmanti e riflettono una realtà che non può essere ignorata. Nel mio racconto autobiografico "Lasciato Indietro", ho toccato questo argomento, condividendo la mia esperienza personale e l'accumulo di stress che può portare a tale condizione. È importante che le storie come la mia vengano raccontate, perché solo attraverso la condivisione possiamo sperare di rompere il tabù che circonda il burnout e iniziare a cercare soluzioni concrete. Il burnout non è solo una questione di salute individuale, ma un problema sociale che richiede un'attenzione collettiva. Dobbiamo chiederci: come possiamo supportare meglio i nostri lavoratori? Quali politiche possono essere implementate per prevenire l'esaurimento sul posto di lavoro? È tempo di agire e di dare priorità alla salute mentale tanto quanto a quella fisica.“Burnout esiste perché abbiamo reso il riposo una ricompensa anziché un diritto.” Juliet C. Obodo
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