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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Disuguaglianza e Sentimenti: Rousseau, Lasciato Indietro e la Sfida di Ritrovare Se Stessi

Rimanere indietro non è una scelta, ma può diventare una rinascita



Jean-Jacques Rousseau, nel suo Discorso sull’origine della disuguaglianza, ci ha insegnato che le vere barriere non nascono dalla natura, ma dalla società. La proprietà, il potere e la ricerca sfrenata del successo dividono gli uomini, creando distanze incolmabili. 

Tuttavia, la disuguaglianza non si ferma solo ai beni materiali: l’animo umano può sperimentare una forma di esclusione ancora più devastante, quella affettiva.

In "Lasciato Indietro"  (disponibile su Amazon in varie edizioni) , affronto il tema di sentirsi esclusi, lasciati al margine non solo dalla società, ma anche dalle persone che amiamo. La disuguaglianza emotiva di cui parla Rousseau trova un riflesso nelle nostre vite quotidiane, dove l’assenza di ascolto e comprensione crea muri invisibili ma insormontabili. Non è una questione politica, ma una sfida umana.

Eppure, come sostengo nel mio libro, essere lasciati indietro non deve significare arrendersi. È possibile trasformare quel momento di solitudine in una rinascita, riscoprendo il nostro valore e rientrando nella “corsa” con una forza nuova.

Riflessione: Se Rousseau vedeva nella disuguaglianza la radice della corruzione, oggi possiamo vedere nella mancanza di ascolto e comprensione le vere cause della solitudine. Come possiamo ritrovare il contatto con gli altri e con noi stessi?

“Non sempre chi resta indietro è più debole. A volte, è solo più paziente.” Anonimo

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