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Quando le star si lasciano… e crollano dentro (esattamente come noi)

Non sono solo storie da copertina. Sono crolli veri, silenzi profondi, lacrime nascoste dietro i riflettori. Da Fedez a Amy Winehouse, da Robin Williams a chiunque si sia mai sentito lasciato indietro: leggi fino in fondo, perché in queste cadute potresti ritrovare anche la tua.  Potresti trovare la tua rinascita. Fedez. Zucchero. Robin Williams. Brad Pitt. Britney Spears. Sylvia Plath. Amy Winehouse. Whitney Houston. Una carrellata di nomi celebri, ma ciò che li unisce non è la fama: è la caduta dolorosa nell’abisso della separazione. Perché quando un amore finisce, non resta soltanto un letto vuoto. Resta un vuoto dentro, un’eco lunga che non si riempie con follower, successi o premi. Fedez: miliardi nel conto, ma fragilità nel cuore. Alla fine del suo matrimonio con Chiara Ferragni, Fedez ha raccontato al palco di Sanremo 2025 non solo la sua canzone  Battito , ma anche la sua solitudine interiore. Parlare di depressione con 20 milioni di euro alle spal...

Disuguaglianza e Sentimenti: Rousseau, Lasciato Indietro e la Sfida di Ritrovare Se Stessi

Rimanere indietro non è una scelta, ma può diventare una rinascita



Jean-Jacques Rousseau, nel suo Discorso sull’origine della disuguaglianza, ci ha insegnato che le vere barriere non nascono dalla natura, ma dalla società. La proprietà, il potere e la ricerca sfrenata del successo dividono gli uomini, creando distanze incolmabili. 

Tuttavia, la disuguaglianza non si ferma solo ai beni materiali: l’animo umano può sperimentare una forma di esclusione ancora più devastante, quella affettiva.

In "Lasciato Indietro"  (disponibile su Amazon in varie edizioni) , affronto il tema di sentirsi esclusi, lasciati al margine non solo dalla società, ma anche dalle persone che amiamo. La disuguaglianza emotiva di cui parla Rousseau trova un riflesso nelle nostre vite quotidiane, dove l’assenza di ascolto e comprensione crea muri invisibili ma insormontabili. Non è una questione politica, ma una sfida umana.

Eppure, come sostengo nel mio libro, essere lasciati indietro non deve significare arrendersi. È possibile trasformare quel momento di solitudine in una rinascita, riscoprendo il nostro valore e rientrando nella “corsa” con una forza nuova.

Riflessione: Se Rousseau vedeva nella disuguaglianza la radice della corruzione, oggi possiamo vedere nella mancanza di ascolto e comprensione le vere cause della solitudine. Come possiamo ritrovare il contatto con gli altri e con noi stessi?

“Non sempre chi resta indietro è più debole. A volte, è solo più paziente.” Anonimo

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