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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Che cosa vi siete persi" e "Lasciato Indietro": Due Viaggi nella Memoria e Resilienza

Che cosa vi siete persi" e "Lasciato Indietro": Due Viaggi nella Memoria e Resilienza
Nel tessuto della letteratura contemporanea, due opere si distinguono per il loro approccio empatico e introspettivo verso il passato: "Che cosa vi siete persi" di Gerry Scotti e "Lasciato Indietro" di Dino Tropea. Entrambi gli autori ci invitano a una riflessione profonda, sebbene attraverso percorsi diversi.
Gerry Scotti, con il suo "Che cosa vi siete persi", ci guida in un viaggio nostalgico attraverso i ricordi collettivi, quegli oggetti e momenti che hanno segnato un'epoca. È un invito a non dimenticare ciò che ci ha resi ciò che siamo, a riscoprire le radici della nostra identità culturale.
Dino Tropea, in "Lasciato Indietro", affronta il tema della memoria da una prospettiva più personale e intima. Il suo è un racconto di resilienza, un'esplorazione delle cicatrici emotive che ognuno di noi porta e di come queste possano diventare fonte di forza e crescita.
La correlazione tra i due libri si manifesta nella loro comune celebrazione del passato come chiave per comprendere il presente. Mentre Scotti ci offre una lente per osservare i dettagli quasi dimenticati di un'intera generazione, Tropea ci mostra come gli eventi personali, anche quelli dolorosi, siano essenziali per forgiare il nostro carattere e il nostro cammino futuro.
In entrambi i lavori, vi è un messaggio implicito: il passato non deve essere lasciato indietro, ma portato con sé come un tesoro di insegnamenti. "Che cosa vi siete persi" e "Lasciato Indietro" sono due facce della stessa medaglia, due narrazioni che, pur nella loro diversità, convergono nel mostrare come la storia personale e collettiva sia fondamentale per il nostro sviluppo umano e sociale. 
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