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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Mai Più Lasciato Indietro: Un Ecosistema di Storie di Perdita e Rinascita

Mai Più Lasciato Indietro: Un Ecosistema di Storie di Perdita e Rinascita
Nel tessuto della nostra esistenza, le storie di perdita e la successiva rinascita sono fili che si intrecciano in un disegno complesso di emozioni e esperienze. Il mio romanzo, "Lasciato Indietro", e il film "Another End" di Piero Messina, condividono questo tema profondo, offrendo due prospettive diverse ma complementari. "Lasciato Indietro" è una narrazione che si avventura nel cuore della resilienza umana, esplorando come i personaggi affrontano la sensazione di essere stati abbandonati e come trovano la forza di andare avanti. È un invito a non lasciare nessuno indietro, a riconoscere la speranza anche nei momenti più bui. Parallelamente, "Another End"" ci porta in un viaggio attraverso la difficoltà di lasciar andare chi si ama¹. Il film, che potrebbe essere descritto come un episodio distopico di "Black Mirror" con la profondità di un'opera di Sorrentino, ci presenta un futuro in cui è possibile estrapolare i ricordi di chi ci ha lasciati, permettendo ai sopravvissuti di elaborare il lutto. Entrambe le opere si interrogano sul significato di perdita e di ciò che lasciamo indietro, sia in senso letterale che metaforico. Mentre "Lasciato Indietro" segue il percorso emotivo di un individuo, "Another End" esplora l'elaborazione collettiva del lutto in una società che cerca di trattenere ciò che è destinato a svanire. Invito i lettori a immergersi in queste storie, a lasciarsi ispirare dalla loro forza e dalla loro bellezza. E per chi desidera approfondire ulteriormente questi temi, "Lasciato Indietro" vi aspetta, pronto a offrirvi un'esperienza narrativa che riecheggia con la vostra ricerca di comprensione e accettazione.


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