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Speranza: La Parola che Ci Guida Verso il Giubileo 2025

Quando la vita ti svela che quello che scrivi oggi ha un significato che non avresti mai immaginato. C’è una parola che ho scritto ripetutamente nei miei libri, senza mai sapere quanto sarebbe stata rilevante nel contesto di un evento mondiale. Nei miei scritti, "speranza" appare 69 volte in Lasciato Indietro e 7 volte in Il Regno Sommerso di Coralyn . Una ripetizione che, guardando indietro, sembra quasi un richiamo misterioso, una preparazione inconsapevole per qualcosa di grande che sarebbe arrivato. E ora, quella stessa parola è diventata il cuore del Giubileo 2025, proclamata dal Papa come il tema di quest'anno santo. È come se, attraverso i miei racconti, avessi parlato di un sentimento che oggi è più che mai fondamentale: la speranza, quel faro che ci guida nei momenti di incertezza. La numerologia dei numeri 69 e 7.  Cosa significa il fatto che questi numeri siano legati alla speranza? Secondo la numerologia, il 69 è il simbolo dell’equilibrio, della connessione...

Accontentarsi o crescita dei desideri?


Questo è il dilemma
che affrontiamo spesso nella vita quotidiana. L'antico adagio "chi si accontenta gode" invita a riflettere sulla gratitudine per ciò che abbiamo, anziché perseguire incessantemente desideri sempre più grandi. In un mondo dove l'ambizione e il progresso personale sono esaltati come chiavi del successo, può diventare controintuitivo pensare che la felicità possa derivare dall'accettazione e dall'apprezzamento del presente. Tuttavia, l'accontentarsi non implica necessariamente rinunciare ai propri sogni o ambizioni; piuttosto, si tratta di trovare un equilibrio tra il desiderio di migliorare e la capacità di trovare soddisfazione in ciò che già si ha. La crescita dei desideri, amplificata dalla cultura consumistica e dagli incessanti stimoli dei moderni canali di comunicazione, può avere profonde conseguenze sulla nostra salute mentale. La società di oggi promuove un modello economico che spinge al consumo continuo, creando un circolo vizioso di insoddisfazione: ogni nuovo prodotto o esperienza diventa non solo un desiderio, ma un bisogno apparente, spesso alimentato da strategie di marketing mirate e dalla pressione sociale. Questo ciclo può generare frustrazione dissonanza cognitiva: anche raggiungendo gli obiettivi desiderati, si prova solo una soddisfazione temporanea prima che un nuovo desiderio prenda il suo posto. La conseguenza è un senso di vuoto interiore e una crescente insoddisfazione, alimentata dal confronto costante con ideali inaccessibili proposti dai media e dalle reti sociali. La depressione può essere una conseguenza diretta di questo processo. Il confronto incessante con versioni idealizzate di vita e successo può minare l'autostima e portare a sentimenti di inadeguatezza e mancanza di realizzazione personale. Il senso di "non essere abbastanza" può diventare pervasivo, portando a sintomi depressivi e ad una perdita di interesse per le attività che un tempo portavano gioia. Affrontare questa dinamica richiede un'approfondita riflessione sulla propria identità e valori personali. Coltivare la consapevolezza emotiva può aiutare a sviluppare una comprensione più profonda delle proprie necessità autentiche, distinte dai desideri imposti dall'esterno. Il praticare la gratitudine quotidiana e il promuovere una cultura del consumo consapevole possono contribuire a ridurre il bisogno incessante di nuove acquisizioni materiali. In conclusione, bilanciare la crescita dei desideri con un senso di contentezza e gratitudine per ciò che già si possiede è fondamentale per il benessere mentale. È cruciale resistere alla pressione esterna di conformarsi agli ideali illusori promossi dai mezzi di comunicazione moderni, e invece, concentrarsi su ciò che veramente porta felicità e significato nella propria vita.

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