Passa ai contenuti principali

Post

In Evidenza

ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

Genetica, Inclusione e Fair Play: La Complessità del Cambiamento di Sesso nello Sport, il caso di Imane Khelif.

Il Business dei Follower e delle Recensioni: Una Critica al Sistema e un Appello alla Regolamentazione

Equità nella Tassazione delle Auto: Perché Dovremmo Passare dai kW alle Emissioni

Il Sacrificio delle Spie: Un Omaggio ai Veri Eroi

Le Spiagge da Evitare nel Lazio: Un'Analisi delle Cause e delle Soluzioni

Il Mio Rammarico per il Triste Evento: Necessità di un Approccio Olistico nella Gestione delle Separazioni

Responsabilità Genitoriale: Il Ruolo della Famiglia