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ChatGPT come "terapeuta": il conforto digitale e il vuoto umano

Perché i giovani si affidano all'intelligenza artificiale e cosa possiamo fare per non lasciarli soli Nel cuore della notte, tra le pieghe digitali di una stanza silenziosa, migliaia di ragazzi e ragazze sussurrano pensieri che nessuno ha voluto ascoltare. Non alzano la voce, non urlano, non chiedono aiuto a squarciagola. Digitano. E scrivono a una presenza che non dorme mai, che non giudica, che non scappa. Parlano con una macchina. Ma non lo fanno perché credano che essa sia viva. Lo fanno perché non c'è più nessuno, tra i vivi, disposto a restare in ascolto. Così cresce una nuova forma di conforto: un conforto algoritmico . Sempre più giovani lo cercano. Non si fidano del terapeuta in carne e ossa, del padre che tace, della madre che ha paura di vedere, degli amici che hanno troppa fretta. E allora, ogni notte, fanno domande precise, ferite, affamate. "Perché ho questo vuoto?", "Sto impazzendo?", "Perché mi fa così male l'amore?" I dati pa...

“Lasciato indietro”: intervista a Dino Tropea, autore di una storia di vita reale


Esprimo la mia gratitudine alla brillante Paola Casoli per avermi dedicato un’intervista e per aver valorizzato il mio progetto a favore dell’inclusione sociale. Paola Casoli è una giornalista freelance con una formazione militare, che si occupa da anni di informazione e approfondimento sulle forze armate e le forze di polizia italiane. Sul suo blog Paola Casoli Blog potete trovare le sue analisi, le sue opinioni, le sue denunce e le sue iniziative sulle tematiche militari e di sicurezza. Paola Casoli è sempre pronta a sensibilizzare e diffondere le questioni e i risultati delle forze armate, sia quelli positivi che quelli negativi, per il benessere del personale e per il ruolo delle forze armate nella società e nella politica.

Vi invito a leggere il testo integrale dell’intervista al seguente link.





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